20/03/2014 -
Lettera CTU: Processo Civile Telematico: obbligo di iscrizione al Registro Generale degli Indirizzi Elettronici e informazioni sugli adempimenti richiesti per l’invio di atti e comunicazioni
Tribunale di MANTOVA
Processo Civile Telematico: obbligo di iscrizione al Registro Generale degli Indirizzi Elettronici e informazioni sugli adempimenti richiesti per l’invio di atti e comunicazioni
Gentile Consulente
Il prossimo avvio del Processo Civile Telematico, comportante una progressiva e sempre più estesa informatizzazione del procedimento civile e penale, richiede una serie di adempimenti necessari alla corretta applicazione della normativa in materia (Decreto del Ministro della Giustizia 21 febbraio 2011 n. 44, e successive modificazioni e integrazioni).
In tale prospettiva, tutte le comunicazioni da Lei inviate o ricevute nell’ambito delle procedure per le quali ha ricevuto l’incarico peritale dovranno avvenire attraverso lo strumento della posta elettronica certificata, di cui per legge lei è già tenuto a dotarsi, e all’iscrizione del suo indirizzo di posta elettronica certificata nel Registro Generale degli Indirizzi Elettronici (REGINDE), una sorta di anagrafe digitale utilizzata dagli applicativi informatici in uso presso i tribunali per la ricezione e l’invio delle comunicazioni a lei destinate.
La normativa vigente prevede che il suo Ordine professionale provveda al più presto al censimento degli indirizzi di posta elettronica certificata dei suoi iscritti e al loro successivo inoltro presso la competente struttura del Ministero della giustizia deputata all’inserimento nel REGINDE degli indirizzi censiti, che in questo modo verranno resi disponibili ai programmi di gestione del processo civile telematico utilizzati presso gli uffici giudiziari.
Il suo Ordine professionale di appartenenza ha probabilmente già ricevuto l’invito a procedere agli adempimenti necessari, peraltro imposti dalla legge; tuttavia è opportuno che si rechi al più presto presso il suo Ordine per richiedere i chiarimenti necessari, e se del caso sollecitare il loro adempimento; in allegato alla presente comunicazione le vengono fornite le istruzioni da comunicare al suo Ordine professionale per procedere agli adempimenti richiesti.
In caso di perdurante inerzia del suo Ordine, lei è comunque tenuto a procedere autonomamente alla richiesta di iscrizione, secondo le istruzioni allegate, ma in tal caso dovrà verosimilmente rivolgersi a un tecnico informatico qualificato, trattandosi di adempimenti di una certa complessità.
Corre l’obbligo di informarla che, ove non provveda al più presto agli adempimenti richiesti, non sarà più possibile agli uffici giudiziari inviarle comunicazioni secondo i canali finora utilizzati (telefono, fax e simili), e gli atti da inviarle verranno depositati in cancelleria a sua disposizione; di tale deposito non riceverà tuttavia nessun avviso, sarà suo onere recarsi presso gli uffici giudiziari per prenderne visione, e sarà ritenuto responsabile di ritardi derivanti dalla mancata o tardiva presa visione delle comunicazioni a lei destinate.
Si fa presente che non è sufficiente, ai fini delle comunicazioni in oggetto, il possesso, da parte dell’ufficio giudiziario, del suo indirizzo di posta elettronica certificata, ma è indispensabile che lo stesso venga inserito nel REGINDE; in caso contrario lo stesso non potrebbe essere infatti utilizzato dai programmi di gestione del processo telematico.
Si fa inoltre presente che nel conferimento degli incarichi peritali si darà priorità ai consulenti che avranno ottemperato alle prescrizioni indicate, e che in caso di perdurante inadempimento non riceverà più incarichi.
Viene pertanto invitata a provvedere al più presto agli adempimenti necessari.
Con l’avvio del processo telematico l’invio di atti e di comunicazioni relative al procedimento in cui lei è stato nominato consulente tecnico di ufficio avverranno esclusivamente con procedimenti telematici.
A tal fine lei dovrà dotarsi, qualora non ne sia già in possesso, di firma digitale, indispensabile per l’accesso al sistema telematico e la firma degli atti da lei redatti.
La firma digitale presuppone il possesso di una tessera (smart card) da inserire in un apposito lettore collegato al computer, e utilizzare mediante digitazione di un codice numerico di cinque cifre (fornito unitamente alla tessera), con modalità simili a quelle di una tessera Bancomat. È possibile l’utilizzo come firma digitale della propria tessera sanitaria, ovvero di firme digitali rilasciate da altri fornitori (ad esempio Poste Italiane). Il lettore per le tessere può essere acquistato in un qualunque negozio di articoli informatici. E però necessario installare sul proprio computer l’apposito driver (un programma che consente al computer di riconoscere la tessera e interagire con essa). Nel caso di utilizzo della tessera sanitaria, i driver sono disponibili presso il sito Internet della regione Lombardia (www.regione.lombardia.it/ ), cliccando sul link Servizi online e successivamente sul link CARTA REGIONALE DEI SERVIZI, ubicato in basso sulla destra. Una volta aperta la pagina sarà necessario cliccare su “Come si usa”, posizionato in alto al centro e infine scorrere le varie voci dal MENU sulla sinistra e selezionare “Scarica il software”.
E’ necessario utilizzare un programma per la navigazione su Internet (cosiddetto Browser, come Internet Explorer, Mozilla Firefox, Google Chrome ecc.) aggiornato alle versioni più recenti.
Una volta in possesso di firma digitale funzionante, dovrà iscriversi presso i cosiddetti punti di accesso, ossia dei siti Internet autorizzati, attraverso i quali è possibile il collegamento alla rete giustizia per l’invio degli atti e delle comunicazioni. L’elenco dei punti di accesso attualmente attivi é disponibile sul sito dedicato ai servizi on line del ministero di giustizia (http://pst.giustizia.it/PST/it/pst_2_5.wp); per l’accesso è indispensabile avere la smart card della firma digitale inserita nel lettore e inserire il codice numerico di cinque cifre (il PIN) quando richiesto.
All’interno del punto di accesso sono solitamente presenti degli applicativi che consentono la consultazione dei dati e l’invio degli atti; sono tuttavia disponibili degli appositi programmi, sia gratuiti che a pagamento, che agevolano tali attività, e il cui utilizzo è a discrezione del consulente.
L’entrata in vigore del cosiddetto processo civile telematico è prevista per il 30 giugno 2014, é tuttavia indispensabile che proceda al più presto agli adempimenti sopra elencati al fine di prendere familiarità con le nuove procedure e risolvere eventuali problemi tecnici e organizzativi.
La ringraziamo per la collaborazione.
Si allega nota separata contenente le istruzioni per la registrazione al REGINDE.
File allegato